Risolvere i principali problemi del fuoribordo del
tender
Spesso il fuoribordo del tenderino
che usiamo per scendere a terra crea fastidi e problemi.
Questo e’ dovuto all’ambiente marino
cui e’ costantemente esposto ma
soprattutto ai maltrattamenti cui lo
sottoponiamo, ad esempio lasciandolo attaccato al tender mentre lo trainiamo
anche quando c’e’ onda !
Di seguito qualche suggerimento su come affrontare questi problemi anche in
barca con i pochi mezzi a disposizione (servono comunque cacciavite a taglio e a croce, una
chiave da 10mm, una pinza, e la chiave per smontarele candele),
Premettiamo che il 90% dei problemi
di un motorino di questo tipo e’ dovuto al carburatore o alla candela. Peraltro
problemi di altro genere non potremmo certamente affrontarli fuori da una
officina.
Il carburatore
Un semplice carburatore e’ composto
da
-
una
vaschetta nella quale entra una ben definita quantita’ di benzina, regolata da
un “rubinetto”che viene chiuso da un
pistoncino (spillo conico) quando un
galleggiante rileva che il livello del carburante nella vaschetta e’ quello
giusto.
-
Due
pernetti dotati di fori calibrati, i “getti” del minimo e del massimo
attraverso i quali il carburante viene aspirato dalla depressione creata dal
pistone del motore in fase di espansione
-
Una
valvola comandata dal cavo dell’accelleratore che regola l’accesso dell’aria e,
di conseguenza, del carburante, asspirato attraverso i getti, nel carburatore
-
Una
valvola comandata dal cavo dell’ “aria” che facilita gli avviamenti a freddo
I problemi derivanti dal carburatore
sono, ad esempio, difficolta’ di avviamento, il
motore non mantiene il minimo e si spegne, il motore funziona al minimo e si “affoga” quando si accellera.
Questi problemi sono, con altissima
probabilita’ dovuti alla presenza di
acqua, salsedine o sporcizia proveniente dalla benzina stessa, nella vaschetta
e nei getti.
Primo tentativo
che non richiede lo smontaggio del carburatore, da fare , quindi, in ogni caso:
- Tutte le vaschette dispongono di una
vite posizionata sul fondo o su un lato.
Allentandola (non togliendola per non correre il rischio di perderla) e’
possibile svuotare completamente la vaschetta stessa facendo uscire benzina, acqua e, sperabilmente, le impurita’ depositate. Lasciare
scorrere scorrere liberamente la benzina
per un po’mantenendo aperto il rubinetto principale, poi chiudere il rubinetto,
aspettare che non esca piu’ nulla dalla vaschetta, serrare la vite e riaprire
il rubinetto principale.
-
Lo
svuotamento della vaschetta serve anche ad accerterci che la benzina arrivi
effettivamente al carburatore e non vi siano blocchi che impediscano il
corretto deflusso dal serbatoio
Se i problemi persistono e’
necessario smontare il carburatore e rimuovere la vaschetta.
Fotografate con il telefonino tutti
i passaggi e come sono collegati i
cavetti e le eventuali guarnizioni.
Vedremo i getti, in ottone,
generalmente avvitati nel corpo del carburatore. Questi vanno estratti ed i
loro fori puliti. Se non si dispone di aria compressa,
soffiandoci dentro e aiutandosi con un singolo
conduttore di rame estratto, ad esempio, da un qualsicavo elettrico.
Un po’ di acqua e aceto aiutano a sciogliere eventuali depositi
calcarei.
Rimontato tutto accertarsi che
galleggiante e spillo conico facciano il loro dovere:
soffiate tramite un
tubicino nel portagomma di ingresso della benzina; con il carburatore in
posizione verticale, normale, non
dovreste trovare resistenza mentre capovolgendo il carburatore lo spillo deve chiudere la mandata.
Cio’ fatto potere rimontare il
carburatore sul motore.
La candela
La candela serve a far scoccare la
scintilla nel cilindro, quando la miscela aria-benzina e’ sufficientemente
compressa, provocandone l’incendio, e la conseguente espansione che spingera’
in giu’ il pistone.
I problemi collegati alla candela, o
piu’ in generale alla parte elettrica del motore sono: difficolta’ o impossibilita’ di accensione, irregolarita
di funzionamento con scoppiettii e perdita di colpi.
In questi casi e’ sempre opportuno
smontare la candela e controllare:
1 - Se
e’ bagnata di olio o benzina (annusare !)
2 -
Se
e’ sporca e coperta da residui carboniosi
3 - Se
gli elettrodi sono distanziati di 0.5-0.7 mm. Se cosi’ non fosse riportiamoli
alla giusta distanza aprendoli con dolcezza aiutandosi con il cacciavite a
taglio o chiudendoli picchiettando gentilmente sull’elettrodo con la pinza.
Se e’ bagnata di benzina potrebbe essere segno di irregolarita’ nella
carburazione, asciugarla bene, anche aiutandosi con la fiammella di un
accendino.
Montarla poi solo sul cavo, non nel
motore, poggiare la filettatura della candela su una parte metallica e fare
girare il motore stesso: dobbiamo vedere scoccare la scintilla.
Se non vediamo la scintilla,
controlliamo l’interruttore di sicurezza,
seguiamo i fili che partono dallo stesso e troviamo il connettore che
staccheremo per disabilitare del tutto l’interruttore stesso .
Riproviamo il passo precedente, se
continua a non esserci scintilla, prima di arrenderci, proviamo con un’altra
candela !
Se e’ sporca o bagnata di olio va accuratamente
pulita con la benzina e passando un po’
di carta smeriglio tra gli elettrodi. Poi va asciugata come sopra e possiamo
riprovare.
Una candela che si presenta sporca di
olio ripetutamente puo’ essere segno di trafilaggi dalle fasce del pistone e il
danno e’ serio !
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