mercoledì 1 luglio 2020

IL MOTORE FUORIBORDO DEL TENDER


Risolvere i principali problemi del fuoribordo del tender

Spesso il fuoribordo del tenderino che usiamo per scendere a terra crea fastidi e problemi.
Questo e’ dovuto all’ambiente marino cui e’ costantemente esposto  ma soprattutto   ai maltrattamenti cui lo sottoponiamo, ad esempio lasciandolo attaccato al tender mentre lo trainiamo anche quando c’e’ onda !
Di seguito qualche suggerimento  su come affrontare questi problemi anche in barca con i pochi mezzi a disposizione (servono  comunque cacciavite a taglio e a croce, una chiave da 10mm, una pinza, e la chiave per smontarele candele),
Premettiamo che il 90% dei problemi di un motorino di questo tipo e’ dovuto al carburatore o alla candela. Peraltro problemi di altro genere non potremmo certamente affrontarli fuori da una officina.
Il carburatore
Un semplice carburatore e’ composto da
-       una vaschetta nella quale entra una ben definita quantita’ di benzina, regolata da un “rubinetto”che viene  chiuso da un pistoncino (spillo conico) quando  un galleggiante rileva che il livello del carburante nella vaschetta e’ quello giusto.
-       Due pernetti dotati di fori calibrati, i “getti” del minimo e del massimo attraverso i quali il carburante viene aspirato dalla depressione creata dal pistone del motore in fase di espansione
-       Una valvola comandata dal cavo dell’accelleratore che regola l’accesso dell’aria e, di conseguenza, del carburante, asspirato attraverso i getti,  nel carburatore
-       Una valvola comandata dal cavo dell’ “aria” che facilita gli avviamenti a freddo
I problemi derivanti dal carburatore sono,  ad esempio, difficolta’ di avviamento, il motore non mantiene il minimo e si spegne, il motore funziona al minimo e  si “affoga” quando si accellera.
Questi problemi sono, con altissima probabilita’  dovuti alla presenza di acqua, salsedine o sporcizia proveniente dalla benzina stessa, nella vaschetta e nei getti.
Primo tentativo che non richiede lo smontaggio del carburatore, da fare , quindi, in ogni caso:
-       Tutte le vaschette dispongono di una vite posizionata sul fondo o su un lato.  Allentandola (non togliendola per non correre il rischio di perderla) e’ possibile svuotare completamente la vaschetta stessa facendo uscire   benzina, acqua e, sperabilmente,    le impurita’ depositate. Lasciare scorrere  scorrere liberamente la benzina per un po’mantenendo aperto il rubinetto principale, poi chiudere il rubinetto, aspettare che non esca piu’ nulla dalla vaschetta, serrare la vite e riaprire il rubinetto principale.
-       Lo svuotamento della vaschetta serve anche ad accerterci che la benzina arrivi effettivamente al carburatore e non vi siano blocchi che impediscano il corretto deflusso dal serbatoio
Se i problemi persistono e’ necessario smontare il carburatore e rimuovere la vaschetta.
Fotografate con il telefonino tutti i  passaggi e come sono collegati i cavetti e le eventuali guarnizioni.

Vedremo i getti, in ottone, generalmente avvitati nel corpo del carburatore. Questi vanno estratti ed i loro fori  puliti.  Se non si dispone di aria compressa, soffiandoci dentro e aiutandosi con un singolo  conduttore di rame estratto, ad esempio, da un qualsicavo elettrico.
Un po’ di acqua e  aceto aiutano a sciogliere eventuali depositi calcarei.
 
Rimontato tutto accertarsi che galleggiante e spillo conico facciano il loro dovere: 
soffiate tramite un tubicino nel portagomma di ingresso della benzina; con il carburatore in posizione verticale, normale,  non dovreste trovare resistenza mentre capovolgendo il carburatore lo spillo  deve chiudere la mandata.
Cio’ fatto potere rimontare il carburatore sul motore.

 La candela


La candela serve a far scoccare la scintilla nel cilindro, quando la miscela aria-benzina e’ sufficientemente compressa, provocandone l’incendio, e la conseguente espansione che spingera’ in giu’ il pistone.
I problemi collegati alla candela, o piu’ in generale alla parte elettrica del motore sono: difficolta’  o impossibilita’ di accensione, irregolarita di funzionamento con scoppiettii e perdita di colpi.
In questi casi e’ sempre opportuno smontare la candela e controllare:
1     - Se e’ bagnata di olio o benzina (annusare !)
2     - Se e’ sporca e coperta da residui carboniosi
3    - Se gli elettrodi sono distanziati di 0.5-0.7 mm. Se cosi’ non fosse riportiamoli alla giusta distanza aprendoli con dolcezza aiutandosi con il cacciavite a taglio o chiudendoli picchiettando gentilmente sull’elettrodo con la pinza.
Se e’ bagnata di benzina  potrebbe essere segno di irregolarita’ nella carburazione, asciugarla bene, anche aiutandosi con la fiammella di un accendino.

Montarla poi solo sul cavo, non nel motore, poggiare la filettatura della candela su una parte metallica e fare girare il motore stesso: dobbiamo vedere scoccare la scintilla. 
Se non vediamo la scintilla, controlliamo l’interruttore  di sicurezza, seguiamo i fili che partono dallo stesso e troviamo il connettore che staccheremo per disabilitare del tutto l’interruttore stesso .
Riproviamo il passo precedente, se continua a non esserci scintilla, prima di arrenderci, proviamo con un’altra candela !
Se e’ sporca o bagnata di olio va accuratamente pulita con la benzina e passando  un po’ di carta smeriglio tra gli elettrodi. Poi va asciugata come sopra e possiamo riprovare.
Una candela che si presenta sporca di olio ripetutamente puo’ essere segno di trafilaggi dalle fasce del pistone e il danno e’ serio !

La Skipper Tech organizza corsi sui motori ed impianti elettrici 
LINK CORSI E PROGRAMMI
per informazioni scrivere  gm@skippertech.it

 Motori fuoribordo corsi patente riparazioni